Come si esegue?
Prima della sedazione il Medico Anestesista responsabile della procedura controlla la storia clinica del paziente: questo avviene al momento della visita anestesiologica che sarà effettuata qualche giorno prima della data prevista dell’intervento.
La sedazione nei pazienti adulti si pratica in due momenti: dapprima viene somministrato un farmaco ansiolitico (benzodiazepina) per bocca, quindi dopo circa 30 minuti, a paziente accomodato sulla poltrona, si incanula una vena nel braccio e si procede alla somministrazione di farmaci sedativi, ansiolitici e antidolorifici per via endovenosa.
Durante la sedazione vengono costantemente monitorati i parametri vitali: frequenza cardiaca, pressione arteriosa, frequenza respiratoria, saturazione. Viene inoltre controllato periodicamente il livello di coscienza e risposta agli stimoli del paziente.
Per le procedure odonotiatriche nei bambini, invece, non si utilizzano farmaci endovenosi (nessuna puntura!), ma si associa il Protossido d’Azoto (gas esilarante) all’ansiolisi per via orale, con modalità e tempistiche simili a quelli per il paziente adulto.
Terminato l’intervento, il paziente rimane in osservazione per circa 30 minuti; quando viene dimesso deve essere accompagnato da un familiare o un amico e deve impegnarsi a non guidare (auto, moto o biciclette) per l’intera giornata.
Ci sono complicanze dovute alla sedazione cosciente?
Le complicazioni sono legate essenzialmente agli effetti collaterali dei farmaci somministrati (nausea, vomito, stordimento).
I rischi potenzialmente gravi sono rari e sono dovuti a depressione respiratoria, inalazione di contenuto gastrico (se non viene rispettato il digiuno), complicanze cardiache (aritmie, ischemia-in pazienti fragili o già a rischio) o a reazioni allergiche. Tali complicanze sono in genere facilmente gestite soprattutto se già preventivabili al momento della visita anestesiologica preoperatoria.